Tra i vari obiettivi che utilizza un fotografo non dovrebbe mai mancare l’obiettivo grandangolare, da non sottovalutare assolutamente ma anzi utilissimo per tanti scatti. Può risultare infatti un asso nella manica per realizzare scatti suggestivi sia di genere paesaggistico che ritrattistico, ma attenzione: è necessario comunque avere tanta esperienza per utilizzarlo nel migliore dei modi.

Andiamo allora a scoprire tutto sull’obiettivo grandangolare!

Obiettivo grandangolare: cos’è

La caratteristica che contraddistingue questo tipo di obiettivo dagli altri risiede nella sua focale che è più corta rispetto alle altre tradizionali.

Quindi cosa si intende per grandangolo? Precisamente è un obiettivo fotografico caratterizzato da un campo maggiore di ampiezza per un formato di fotogramma a parità di diaframma, quindi più il grandangolo è ampio e più si riesce a fotografare.

La distanza focale è la distanza che va dal centro ottico dell’obiettivo al sensore, quindi si considerano grandangolari gli obiettivo dove questa distanza è inferiore ai 50mm.

Nelle fotocamere moderne però un 50mm è già definito grandangolo solo in quelle macchine fotografiche da 35mm o full frame. Negli altri casi invece bisogna scendere al di sotto di questa misura per trovare un vero grandangolo.

Obiettivo grandangolare: a cosa serve

L’obiettivo grandangolare offre una panoramica molto più ampia e proprio per questo l’immagine da inserire nel fotogramma sarà maggiore. È utile per fotografare sia all’interno che all’esterno ed è l’ideale per la fotografia paesaggistica, ma si presta molto anche per l’architettura e le foto di immobili. Questo strumento riesce quindi a rappresentare gli spazi in maniera molto più particolare e suggestiva. Anche per i fotografi di viaggio è molto indicato questo tipo di obiettivo che riesce a prestarsi meglio per catturare le scene. Con l’obiettivo ultragrandangolare ovviamente il risultato è ancor migliore.

Come fotografare in grandangolo?

Abbiamo visto le sue caratteristiche, ma come si usa il grandangolo?

Ecco 4 consigli per utilizzarlo al meglio:

1. Avendo una lunghezza focale ridotta è possibile usare tempi di scatto più lunghi rispetto al normale teleobiettivo, in questo modo con una 20mm ad esempio, si può scattare fino ad 1/20 di secondo tutto a mano libera senza riscontrare problemi di micromosso.In questo modo il diaframma si chiude maggiormente avendo una profondità maggiore e una messa a fuoco perfetta in tutta l’inquadratura;
2. Il grandangolo va ad aprire la prospettiva facendo percepire un allontanamento del soggetto dall’inquadratura, quindi se si scatta in grandangolo e non ci si focalizza su un soggetto l’immagine risulterà appiattita. Bisogna quindi accompagnare l’occhio dell’osservatore sul soggetto principale, soprattutto per le foto paesaggistiche;
3. Se si tiene la fotocamera inclinata il grandangolo tende a deformare le linee il che rende lo scatto complesso soprattutto se si vogliono fotografare degli edifici. Per risolvere questa problematica bisogna o allontanarsi dal soggetto per evitarne la distorsione, oppure usare programmi di post produzione correggendo la distorsione. Utilizzare un obiettivo decentrabile può evitare il problema direttamente durante lo scatto anche se un obiettivo del genere è davvero costoso;
4. La profondità di un teleobiettivo classico essendo ridotta rende difficile la messa a fuoco del punto desiderato soprattutto con ampie aperture. In questi casi una piccola differenza tra di distanza del soggetto interessato dall’obiettivo e spostando la messa a fuoco lievemente, il punto di interesse si sfocherà. con l’obiettivo grandangolare questo non accade;

Cosa succede se fotografi qualcosa da vicino con una lente grandangolare?

Se si scatta da una posizione che sia alta o bassa con un obiettivo grandangolare, l’effetto potrà essere davvero pessimo sull’immagine, soprattutto se la fotocamera è vicina al soggetto, che sembrerà enorme rispetto al resto. Il suggerimento è quindi quello di cambiare prospettiva.